domenica 30 dicembre 2012

Base Liberale Aderisce a Fermare il Declino

Abbiamo deciso di andare con il cuore. Una battaglia storica ed epica per la conquista di uno spazio politico come Davide contro Golia. Tutta gente nuova e preparata, ferrata in economia e con idee chiare su come Fermare il Declino della nostra amata nazione. Una parola d'ordine su tutte, basta con lo stato ladro, meno tasse e meno debito. Si può vendere il patrimonio statale, si può dare una grande sforbiciata alla spesa pubblica e si possono diminuire i privilegi del ceto politico e dei burocrati. Chi sta con noi da sempre sa che è sempre stata la nostra parola d'ordine e nel movimento Fermare il Declino con a capo Oscar Giannino, ma con fior di economisti alla guida (Zingales e Boldrin su tutti) non abbiamo competitors nel campo della conoscenza. Altri hanno un solo professore, noi ne siamo pieni e perlopiù hanno approfondito le loro competenze negli USA acquisendo una mentalità rivoluzionaria per i nostri politici. E' una battaglia Tra vecchio che ci ha portato fin qui (Casini, Montezemolo e compagnia bella) e il nuovo. Anche Base Liberale esprimerà uno o più candidati in Sicilia. Stay Tuned.

martedì 18 dicembre 2012

Base Liberale propone a Zero+ una federazione di liberali e riformisti per Monti

Caro Piercamillo e cari amici di Zero +, siamo nati nello stesso periodo e perlopiù abbiamo le stesse origini, condividiamo le vostre 13 proposte, a cui abbiamo aderito in tempi non sospetti e siamo sicuri che il nostro manifesto e le nostre proposte sono perfettamente sovrapponibili. Noi abbiamo un'organizzazione territoriale, voi più concentrata ma costituita da tanti giovani in gamba. Entrambi i movimenti vogliono un rinnovamento generazionale e sono pro Monti e svolgono attività politica all'interno della stessa area di riferimento liberale, laica e riformista. Perchè non unire le nostre forze per rappresentare all'interno della costituenda lista Monti (o liste Monti), un'area liberale di rinnovamento e di rottura? Un'azione tesa a rinnovare appunto, che divisi ci vedrebbe in seconda linea rispetto a vecchi volponi della politica che già si affacciano in quel campo e/o che ne pretendono addirittura l'esclusiva.
Pensiamoci assieme, magari anche organizzando un evento in fretta e furia per contarci e soprattutto, per contare.

Alessandro Piergentili
Base Liberale

sabato 15 dicembre 2012

Il debito pubblico sfonda 2 mila miliardi. Era previsto.

Le nazioni ricche sono anche credibili. Quando viene messa in dubbio la credibilità di un paese è perchè la classe dirigente non ha ottemperato ai suoi compiti, oppure perchè c'è uno shock economico di qualche tipo. Mentre nel secondo caso la credibilità è destinata a tornare in tempi relativamente brevi, nel primo il declino è tanto più assicurato quanto più quella classe dirigente diventa inamovibile. Certamente non basta cambiare la classe dirigente di un paese, bisogna trovare persone competenti ed oneste, che perseguano obiettivi raggiungibili. In primo luogo, però vi è la credibilità. Con la credibilità arrivano gli investimenti, perchè il rischio paese si abbassa. Investimenti significano sia crescita, che abbassamento della spesa per interessi ( e dello spread). Avere meno costi in conto interessi permette di liberare nuove risorse che poi una classe politica illuminata destinerà o a ridurre la pressione fiscale, o a nuovi investimenti o alla riduzione diretta del debito pubblico. Certamente non a nuova spesa corrente. Non ce ne voglia il buon Bersani, ma noi abbiamo bisogno di investimenti esteri e che gli italiani non portino più i loro capitali all'estero. Dovremmo anche ribaltare il concetto di esportazione di cervelli. Le persone migliori (soprattutto i giovani) non dovrebbero fuggire dall'Italia, ma dovremmo anzi attirare gli stranieri più in gamba. In questa fase politica solo una persona è in grado di raggiungere nell'arco di una legislatura l'obiettivo della "credibilità stabile" e si chiama Mario Monti. Nonostante tutti i giornali berlusconiani direttamente e di sinistra, più o meno velatamente, oggi ci ricordino che abbiamo raggiunto, "grazie a Monti", i 2 mila miliardi di debito pubblico. Purtroppo l'ignoranza finanziaria è diffusissima e attanaglia anche i mass media. Nelle previsioni del governo non c'era scritto da nessuna parte che fin dal 2012 si sarebbe arrivati al pareggio di bilancio. Se c'è un deficit ( una perdita) è naturale che il debito aumenti. Quindi era tutto previsto, soprattutto grazie al fatto che all'insediamento di Monti lo spread era oltre i 570 basis points, il che significa maggiore spesa per interessi ad ogni emissione di titoli di stato per un determinato lasso di tempo. La cura Monti non si può limitare ad un solo anno, non è un mago e certamente non può ricostruire la distruzione apportata nei 30 anni precedenti. Nonostante questo la riforma delle pensioni e la riforma del mercato del lavoro hanno gettato solide basi per il lavoro futuro e la ritornata credibilità del paese è l'architrave su cui basare la rinascita. Siamo ottimisti, soprattutto se ci sarà una legislatura Monti, su obiettivi concreti a livello europeo. Gli Stati Uniti d'Europa non sono più un miraggio. Una volta superato lo scoglio delle elezioni tedesche del Settembre prossimo sarà sicuramente più facile arrivare ad un debito pubblico europeo e quindi agli eurobond, vera soluzione alla maggior parte dei problemi dei paesi del Sud Europa.
In questo scenario la vision di Base Liberale collima perfettamente con quella del Partito Liberale. Stiamo aiutando la dirigenza del partito a raggiungere l'obiettivo principale, che è quello di ricostituire una presenza veramente liberale nelle istituzioni. Naturalmente ciò non può che avvenire attraverso un mix di esperienza (portata dal PLI) e ricambio generazionale fin da subito (portato da Base Liberale).
E' per questo che fin dalla prossima Direzione Nazionale del partito, convocata per il 20 Dicembre, vorremmo consolidare questo rapporto proponendo l'approvazione di un patto elettorale tra Base Liberale e Partito Liberale.

Alessandro Piergentili
Coordinatore Nazionale Base Liberale

domenica 9 dicembre 2012

Una forza unica per l'Italia contro il berluscoleghismo e contro il grillismo

Se hai una malattia non prendi il veleno per curarla, ma la medicina giusta anche se è amara.
Negli ultimi 20 anni abbiamo avuto una classe politica che per la maggior parte è stata poco seria, che ha offeso il senso delle istituzioni e ha portato l'opinione pubblica a non aver più fiducia della politica e dei politici e ciò lo dobbiamo essenzialmente a due personaggi: Bossi e Berlusconi. Hanno coperto d'infamia i loro rispettivi ruoli e sebbene ci sia ancora qualche persona disposta a votarli chi ha a cuore il bene del paese dovrebbe unirsi per eliminare qualsiasi dubbio e qualsiasi possibilità, anche remota, che il cavaliere di Arcore possa ancora mettere i bastoni fra le ruote al normale svolgimento dell'attività politica e istituzionale, nonchè minare la credibilità internazionale, che grazie a Monti, il paese ha faticosamente riconquistato. Il governo Monti ci ha fatto fare dei sacrifici, per la maggior parte ingiusti e poco equi, è vero, ma adesso vogliamo mandarli in frantumi? Ci siamo svenati a pagare l'IMU al fine di mandare al Senato gente al soldo di Berlusconi che entra in quell'aula solo per far saltare qualsiasi ipotesi di governabilità? A quel punto il rialzo dello spread renderebbe vano quel pagamento. No noi di Base Liberale non ci stiamo e non crediamo nemmeno nel tanto peggio tanto meglio rappresentato dall'ipotesi grillina. Noi liberali auspichiamo un'alleanza che metta assieme tutte le forze responsabili del paese, che abbia due gambe, una statalista e una liberale, il cui mix dovrebbe portare ad uno stato efficiente che però non leda la libertà dei cittadini, con un chiaro programma improntato al taglio della spesa inefficiente e improduttiva ed al rafforzamento della spesa pubblica in ricerca e sviluppo e in infrastrutture. Col chiaro intento di ridurre la pressione fiscale durante tutta la legislatura. Una legislatura costituente dove verranno affrontati e sciolti i nodi gordiani che attanagliano l'Italia e la relegano agli ultimi posti di quasi tutte le classifiche internazionali che siano economiche, sociali o riguardanti la corruzione.
I liberali sono pronti a portare con loro il simbolo e un mix di classe dirigente nuova e con esperienza, un gruppo di parlamentari che renderanno onore alla tradizione liberale e a tutti gli statisti che in passato essa ha fornito al paese.
Entriamo nella storia, rilanciamo la politica, ci rivolgiamo soprattutto a Bersani che ha vinto le primarie del PD, ma anche agli altri leader centristi, costruiamo, nei pochi giorni che ci restano, questo progetto ambizioso, mettiamo all'angolo Berlusconi e Grillo, due facce della stessa medaglia, la medaglia del declino.

Alessandro Piergentili
coordinatore nazionale Base Liberale