un network di cittadini con spirito liberale che vogliono partecipare alla costruzione di un soggetto politico aperto e inclusivo che abbia come obiettivo quello di diminuire il peso delle corporazioni, della burocrazia e dello stato nella vita dei cittadini
lunedì 30 agosto 2010
Il Tea Party e Generazione Italia
sabato 28 agosto 2010
Le due destre, quella egoista e quella che unisce
Espulsioni e dossier fanno parte di una cultura che non è nata nel mese di Agosto di quest'anno. Una cultura di una destra che parla alla parte peggiore che alberga in ognuno di noi. Le cattive frequentazioni possono traviare chiunque ed una cultura becera che ci accompagna ogni giorno sulle televisioni, sui giornali, sulle riviste, con il passaparola, i gazebo ha cambiato profondamente la nazione ospitale ed aperta dei nostri padri. La ricostruzione ha unito i nostri nonni, il boom degli anni '60 ha inorgoglito i nostri genitori, noi quarantenni siamo cresciuti con un senso di libertà ed una cultura nazionale, che purtroppo non avranno i nostri figli. Il nostro lascito sarà l'egoismo, la divisione e la superficialità. Quando guardo i miei bambini ho molta paura, perchè non so se riuscirò a tramandargli concetti diversi da tutto ciò che li circonda, educarli ad essere profondi e giusti, onesti ed ospitali. Non mi interessa se politicamente saranno di destra o di sinistra, soprattutto perchè questi due riferimenti geografici non hanno più molto senso, se non per quanto riguarda gli aspetti di politica economica. Per tutti gli altri temi etici, culturali, legalitari, sociali e sociologici la distinzione appare più tra le visioni superficiali e le visioni approfondite. Tra chi ragiona e non vuole fare solo propaganda o parlare esclusivamente alla pancia del paese, una sintesi si può trovare. Si può trovare anche tra laici e cattolici, perfino su temi come il proibizionismo e l'antiproibizionismo, se non si estremizzano le posizioni, perchè comunque il fine è comune. Quello che è più difficile da trovare è un punto di equilibrio tra le due destre, l'una egoista, l'altra che cerca di unire. Ci si può anche provare, ma ci sembra un'impresa disperata e nel frattempo i nostri figli crescono in un paese che va nella direzione sbagliata. Ed a quel punto vale la pena rimanere dalla parte sbagliata solo per un riferimento geografico?
venerdì 20 agosto 2010
La gente non vota per Don Abbondio
martedì 17 agosto 2010
Il Sud, il Nord, l'Italia
mercoledì 11 agosto 2010
Hic Sunt Leones

ho aderito al movimento Generazione Italia, perchè avevo perso la fiducia nel progetto PDL per come era diventato. Una sorta di mostro in cui i contenuti venivano offerti dall'asse Tremonti-Lega e le proposte politiche autoctone si limitavano a leggi ad personam o ad azioni affaristiche. Generazione Italia proponeva una sorta di rivoluzione dolce all'interno del PDL, cercando di implementare un centro-destra europeo all'insegna di una piattaforma politica costruita attorno a dei valori quali l'unità d'Italia, la legalità, la giustizia sociale e l'etica repubblicana. Il leader a cui facciamo riferimento, Gianfranco Fini, è l'unico segretario di partito uscito immacolato da tangentopoli, decenni di attività politica impostate sul rigore ed il rispetto delle istituzioni e delle leggi. Tanta gente, negli ultimi mesi, attraverso Generazione Italia si è affacciata alla politica per la prima volta, il cosiddetto fenomeno dello spontaneismo. Inoltre 44 gatti finiani hanno seguito il percorso intrapreso da Gianfranco Fini fondando Futuro e Libertà. Insomma un mix destinato al successo, ma come ha detto il Presidente del Consiglio "Il bambino deve essere ucciso nella culla". Chi ha i media dalla sua parte ed il pelo sullo stomaco può fare qualsiasi cosa. Costruire dossier e sbattere il mostro in prima pagina è facilissimo, basta far ripetere più volte e da più persone che hanno accesso ai media una qualsiasi cosa, ed anche il monolocale può diventare una reggia, ed anche affari tra privati che non danneggiano la collettività possono diventare questioni di stato. Si arriva addirittura a chiedere le dimissioni e quello che stupisce è che una certa sinistra inizia ad accodarsi a mescolare il tutto nello stesso calderone, escort, mafia, tangenti, cricche varie, sono paragonabili ai monolocali. Ebbene, noi di Generazione Italia non rinunceremo al nostro sogno di costruire un centro-destra moderno ed europeo, non smetteremo di aggregare la gente attorno a quei valori di cui sopra. Potete costruire tutti i dossier che volete, anzi mettetevi al lavoro, perchè dovrete costruirne sui vari parlamentari che seguono Fini, sui Granata, sui Briguglio, sui Bocchino, sui Raisi, e poi continuare con tutti i coordinatori regionali, provinciali,i responsabili dei circoli, le migliaia di iscritti ed i milioni di persone che ormai vedono in Fini e Futuro e Libertà una speranza. Se anche riusciste mai nel vostro intento di farne fuori uno, ne spunteranno altri dieci, cento, mille, perchè se un'idea è buona non c'è nulla da fare. Quindi avete tanto da lavorare, nel frattempo noi ci batteremo come leoni.
domenica 8 agosto 2010
Sognare il futuro e lavorare per realizzarlo
Molti ci chiedono quali siano le posizioni di Generazione Italia, su questo o su quell'argomento e perchè è nato Futuro e Libertà. Alcuni asseriscono che il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha cambiato idea e rotta politica a 180 gradi, talvolta arrivando ad usare la parola tradimento. In pochi si fermano un attimo a meditare su quello che è diventata la società italiana. Cinica, esclusiva, con chiari segni di declino economico e sociale, se non di decadenza culturale. Non vogliamo attribuire colpe, anche perchè non ne siamo in grado e non è questa la sede, ma possiamo dividere la classe dirigente di questo paese attraverso un criterio molto semplice. Tra chi vuole proporre una strategia per il futuro, soprattutto dei nostri giovani, e chi pensa al presente. La dizione "governo del fare" ad esempio ha molta presa sulla gente, dal punto di vista del marketing politico è molto efficace, ma svolgere il proprio dovere e portare a termine i compiti amministrativi dovrebbero essere un prerequisito di chi ci governa. La politica ha un compito più alto, lo statista viene misurato dalla storia su come costruisce il futuro della propria nazione. Martin Luther King con il suo "I have a dream" ha contribuito a costruire, pagando il prezzo più alto, l'opportunità di avere una società il più possibile integrata che è riuscita ad eleggere un Presidente afroamericano. Generazione Italia, Futuro e Libertà, esistono proprio per affiancare alla dizione "governo del fare" quella del "governo che sogna il futuro e lavora per realizzarlo". Vogliamo anche noi una nazione coesa e sicura di sè, così tanto da non aver paura dell'immigrato o del meridionale. Vogliamo un'economia che cresca, sia al sud che al nord, anzi forse di più al sud visto che bisogna ridurre un divario sempre più grande. Vogliamo un federalismo compatibile con le caratteristiche dell'economia e della società italiana, vogliamo una giustizia che sappia riconoscere chi ha sbagliato e chi no senza pregiudizi nè giacobini nè ipergarantisti, vogliamo un fisco più equo, da utilizzare per attirare imprese straniere, magari nei territori più disagiati. Non è un caso che tali temi siano gli stessi sui quali il governo vuole fare una sorta di verifica a Settembre. L'importante è che la verifica ponga il suo baricentro sulle strategie per migliorare il futuro, non è tanto difficile, basterebbe iniziare ad abbandonare la politica dei muscoli e sostituirla con la politica della ragione.
lunedì 2 agosto 2010
Fermiamo il declino
