
A chi fa bene la divisione e la cultura "padana"?. L'apologo di Menenio Agrippa descrive brillantemente quale deve essere il compito di una nazione, sia in relazione agli strati sociali, sia in relazione alla suddivisione geografica. Il cuore senza il fegato e il cervello non può sopravvivere e viceversa. Ogni componente della società e ogni cittadino italiano ha il suo ruolo e la sua importanza. Non esiste una parte dell'Italia che può fare a meno dell'altra e stare insieme conviene, come conviene aiutarsi. Aiutarsi non significa distribuire fondi a perdere, ma costruire un mercato lì dove c'è assistenzialismo. Come può arrivare un mercato lì dove non c'è? Aumentando la capacità del Meridione nell'attrarre investimenti e imprese attraverso una fiscalità di vantaggio. rispolveriamo la legge sulle Zone Franche Urbane del 2006, ad esempio. Già è stata discussa con le istituzioni europee ed è perfettamente in linea con i Trattati continentali. Estendiamo il numero di zone interessate e partiamo. Nel programma del sindaco di Palermo Alessandro Aricò è, ad esempio, previsto questo punto come requisito fondamentale per tornare a crescere. Zone ad alta crescita, con banda larga, wifi gratuito, immobili e terreni comunali offerti con affitti bassi e in conto ristrutturazione, senza burocrazia e con fiscalità zero per 5-10 anni. Zone capaci di attrarre imprese industriali e di servizi che daranno lavoro. Zone capaci di far crescere nuove imprese giovanili da privilegiare nell'assegnazione dei servizi in outsourcing del comune, in cambio di una partecipazione di un fondo comunale fino al 40%. Quest'ultima misura è stata voluta fortissimamente da Gaetano Canzoneri giovane leader dei ragazzi di Generazione Futuro Palermo. Noi di Palermo vogliamo fare la nostra parte per far tornare il mercato e abbattere l'assistenzialismo, che il resto dell'Italia faccia la sua.
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