sabato 11 giugno 2011

Il leader è un valore aggiunto

di Alessandro Piergentili
Un errore Futuro e Libertà l'ha fatto. Ha peccato di superbia. Togliere il nome di Gianfranco Fini dal logo, un partito appena nato, senza un'organizzazione stabile e strutturata, rodata da congressi provinciali e regionali, senza media di riferimento, se non l'utilizzo massiccio di internet da parte dei propri militanti, è stato coraggioso, ma ha comportato diversi svantaggi diretti ed indiretti. Non c'entra nulla il discorso riguardante i partiti personalistici. Fini non è
Berlusconi e FLI non è e non sarà mai il PDL. Noi abbiamo il problema opposto, ci manca maledettamente il nostro campione, che per dovere istituzionale sta servendo il paese proteggendolo, insieme a Napolitano, dalle bizzarrie e dai colpi di coda di un sistema politico al tramonto com'è il berlusconismo. Una squadra di calcio non può fare a meno dei campioni e noi non possiamo fare a meno di un leader come Gianfranco Fini, soprattutto nella fase iniziale di vita del partito. Non mi piace la gerontocrazia, ma non mi piace nemmeno chi trasforma la politica solo in una questione anagrafica. Non ci bastava Renzi con i suoi rottamatori che vorrebbe sostituire la vecchia classe dirigente, buttando via il bambino con l'acqua sporca e non distinguendo tra figura e figura, adesso abbiamo anche noi il nostro rottamatore. Non si può essere eletti solo perchè giovani, così come non si può essere mandati a casa solo perchè si è da tanto in Parlamento. Iniziamo ad informarci ed a distinguere e i discorsi qualunquistici lasciamoli da altre parti per favore. Gianfranco Fini non è Silvio Berlusconi e non è nemmeno Umberto Bossi. Questa affermazione non risiede nella semplice valutazione dell'uomo, ma dall'analisi della storia, del percorso politico e dal pantheon valoriale a cui fanno riferimento i tre uomini in questione. Chi non effettua questa analisi come può restare tranquillamente in Futuro e Libertà? Va bene la democrazia, va bene la tolleranza delle minoranze interne, va bene tutto, ma non credo che si possa coesistere all'interno dello stesso contenitore politico. Quindi iniziamo a farla noi questa analisi e diamo una risposta ritornando al nostro logo, quello con Fini in bella evidenza. Così i distinguo e le provocazioni giornalieri diverranno note stonate e gli autori saranno messi nella condizione di dover decidere il proprio futuro una volta per tutte.

1 commento:

  1. 'Avviamo la terza selezione di una nuova classe dirigente, anche se non e' sufficiente essere giovani per essere migliori, ci sono giovani con vecchie abitudini che non meritano di entrare in pista e meno giovani che non meritano di uscirne'. Lo ha detto il neo segretario del Pdl, Angelino Alfano al Consiglio nazionale del partito.

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