venerdì 27 dicembre 2013

COMUNICATO BASE LIBERALE, NESSUN ACCORDO CON ALI.



Base Liberale rende noto di non aver raggiunto alcun accordo con l'associazione ALI, nonostante l'impegno dei suoi membri e la completa apertura a qualsiasi soluzione che comportasse l'unificazione dei due progetti. Purtroppo in data odierna elementi inconfutabili hanno provato l'impossibilità di mantenere un rapporto di fiducia tra i due soggetti politici, visto che il gentleman agreement per qualcuno è ancora un muro invalicabile nei rapporti umani. Evidentemente gli aderenti e i vertici di Base Liberale vivono in un mondo dei sogni e la parola e gli accordi son carta straccia nella realtà. Se ne prende atto e si tira avanti. Naturalmente le cariche contentino di referenti locali ottenute dal coordinatore nazionale Alessandro Piergentili e da uno dei fondatori del movimento, Salvatore Cristaldi verranno lasciate all'istante, il tempo di scrivere un'adeguata lettera di dimissioni.
Base Liberale Italia

domenica 15 dicembre 2013

Tobin Tax gettito ridicolo, capitali che fuggono. In Parlamento non se ne accorgono.

Quando l'ideologia supera ogni limite. In Italia i parlamentari o non sanno far di conto oppure sono accecati dal furore ideologico, altrimenti non si spiegherebbe perchè una Tobin Tax sperimentale su alcune tipologie di titoli quotati nella Borsa italiana, che ha dato un gettito di 160 milioni contro il miliardo previsto, non solo verrà riconfermata, ma addirittura estesa a tutti gli strumenti finanziari quotati e alle contrattazioni giornaliere. Un particolare sfugge ai nostri cari legislatori, cioè il crollo degli scambi azionari nella nostra borsa. Gli scambi finanziari hanno semplicemente cambiato luogo di contrattazione: in Italia, i volumi di contrattazione sui titoli oggetto della Tobin Tax sono crollati del 62 per cento, mentre a livello generale, solo, si fa per dire, del 12%. Ciò vuol dire, meno lavoro per le società finanziarie italiane (che fino a prova contraria sono uno dei pochi settori che dà lavoro a giovani cervelli) e riduzione del peso, già ridotto, della nostra piazza finanziaria a livello internazionale. Senza contare la perdita di gettito in termini di Ires, Irap e Irpef, visto che fatturati, utili e posti di lavoro del settore sono in caduta libera. Un gioco a somma negativa che in Commissione Bilancio della Camera vogliono estendere il più possibile. E' evidente che i nostri politici vivono in un mondo a parte, non conoscono ad esempio, il numero di nuovi disoccupati che si è iscritto ai vari corsi di trading, per poter continuare a sostenere le proprie famiglie ottenendo un reddito dall'attività di compravendita azionaria e valutaria, fatta a proprio rischio e pericolo. Decine di migliaia di persone che sicuramente non potranno più operare in Italia e che saranno costrette o a fare la fame o a rivolgersi a broker esteri, cercando di eludere una norma che rende impossibile continuare ad operare. Non ci si lasci ingannare dall'esiguità della percentuale, un semplice 0,01% cosa mai potrà portare di danno, si chiedono le persone che non hanno mai avuto a che fare con tale tipo di operatività. Ebbene è come se ad un call center si chiedesse di pagare una tassa per ogni cliente contattato a prescindere dal buon esito della vendita. Così è in borsa o nel mercato delle valute. Si fanno tante operazioni, alcune si chiudono in perdita, altre in guadagno e alla fine l'utile è determinato dal saldo netto. Ma se ogni operazione viene tassata il rischio di operare diventa matematicamente molto più alto del possibile rendimento. Insomma sarà impossibile continuare ad effettuare compravendite in Italia. La scusa ufficiale è che si vuol abbattere la cosiddetta speculazione favorendo gli investimenti di lungo periodo. Peccato che questo concetto tanto bello nella fantasia dei nostri ideologi si riversa nella realtà creando un mercato totalmente illiquido e quindi aumentandone la pericolosità, visto che basteranno pochi scambi effettuati da grandi operatori per condizionare l'andamento di qualsiasi titolo e far perdere denaro al povero cassettista inconsapevole che ha avuto solo l'ardire di lasciare i propri soldi nella borsa italiana. Non ci si aspetta che la popolazione possa comprendere degli argomenti tecnici e le conseguenze di qualsiasi azione maldestra che ogni giorno viene compiuta dai nostri governanti, ma dei parlamentari dovrebbero informarsi meglio prima di schiacciare il bottoncino.

Alessandro Piergentili

Coordinatore Nazionale di Base Liberale

giovedì 5 dicembre 2013

Riunione Base Liberale-ALI Sicilia Occidentale

Ieri sera si è tenuta una riunione del Comitato Direttivo di Base Liberale congiuntamente al primo incontro di ALI in Sicilia Occidentale.
Base Liberale è nata con l'obiettivo di contribuire a creare un forte soggetto politico liberaldemocratico in Italia. Per la prima volta dalla nascita  esiste la possibilità che tale progetto si realizzi. Gli aderenti con una decisione a maggioranza qualificata concordano che qualora nelle prossime settimane si consolidassero le condizioni che sono maturate con il comunicato congiunto tra ALI, Scelta Civica e vari movimenti e partiti di area laica, liberale e riformista, anche dopo gli opportuni colloqui con i vertici di ALI, l'associazione Base Liberale avrebbe esaurito la sua mission politica.
Danno pertanto mandato al coordinatore nazionale di organizzare un incontro con ALI e di presentare successivamente una road map in tal senso, sempre che ne sussistano i presupposti politici e programmatici.
Per quanto riguarda ALI la riunione ha avuto il seguente ordine del giorno:

1) Discussione generale sulla situazione politica italiana anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha abrogato due parti fondamentali della legge elettorale in vigore (Porcellum) e in previsione delle elezioni europee e amministrative in alcuni comuni siciliani.

2) Organizzazione di un convegno di ALI a Palermo (aperto anche ad altri soggetti politici di area liberaldemocratica e/o a movimenti indipendenti).

3) Costituzione di un circolo ALI (da decidere se territoriale o tematico) da parte dei simpatizzanti e aderenti a Base Liberale

4) Organizzazione territoriale su Palermo e in Sicilia Occidentale

In particolare i punti 3 e 4 sono stati rimandati ad una discussione successiva che si terrà nelle prossime due riunioni. 
Riguardo al punto 1 tutti i partecipanti hanno ritenuto il progetto ALI  come un'occasione storica, che i liberali italiani non possono perdere e tutti, nessuno escluso si attiveranno in tal senso dando la propria disponibilità e portando proprio contributo a qualsiasi livello.
In relazione al punto 2 tutti i partecipanti si sono presi in carico l'impegno di ricercare e pensare a varie soluzioni riguardo alla location, il taglio , e i tanti aspetti organizzativi e presentarle alla prossima riunione, in cui si elencheranno e si sceglieranno con votazioni interne.

La prossima riunione è stata fissata provvisoriamente per Mercoledì 11, in attesa di conferma riguardo luogo e orari.