sabato 21 aprile 2012

Tano per tutti, tutti per Tano. La squadra di Gaetano Canzoneri

Di Sefy Aiello - Otto circoscrizioni, otto candidati. Tutti uomini. Tutti giovani. Tutti per Gaetano Canzoneri il candidato al consiglio comunale.
Carmelo, Davide, Giampiero, l’altro Carmelo, Mario, Leonardo, Eduardo e Umberto. 
Il più “piccolo”, Davide Candidato alla Seconda Circoscrizione della città, ha 22 anni. Anagraficamente giovani, ma con la testa sulle spalle. E ci vuole questa ben salda, in una città come Palermo. Specie se bisogna ripartire da zero. 
Lo slogan è “Rifare Palermo”. Appunto. Ricominciare a dare un nuovo aspetto alla città. Partendo da tutti gli angoli della città. Dalla periferia al centro storico. Perché se vuoi rifare qualcosa devi “toccare” tutto. Un po’ come quando cerchi di incollare i pezzi di una palla di cristallo. Ci vuole la base, la cupola, la neve, e tutti i giochetti dentro.
Il vetro, poi. Per non fare uscire l’acqua, è necessario ci siano tutti i pezzi. 
Anche una sola “crepa” vanificherebbe tutto l’operato. Ma Palermo nessuno può permetterselo, ancora. Come fare , dunque, se non schierando chi costantemente vive la città? 
Otto candidati, otto. Carmelo Galati Tardanico, 34 anni, architetto messinese, dottore di ricerca in Pianificazione Urbana e Territoriale. Candidato alla Prima Circoscrizione di Palermo che comprende “Tribunali – Castellammare – Palazzo Reale – Monte di Pietà. 
Poi c’è Davide Velardi, attore classe 1991. Alla prima campagna elettorale. Si candida alla Seconda Circoscrizione. “Il mio sogno è vedere una politica piena di giovani armati di passione e amore per Palermo. Far provare ai giovani la politica, significa far comprendere loro che l’idea si può trasformare in azione e quest’ultima in cambiamento”- dice. Un terreno difficile il suo, ci insegna la storia palermitana : Oreto, Oreto-Stazione - Brancaccio-Ciaculli- Settecannoli. 
Per le zone Bonagia, Falsomiele, Villagrazia, Oresto-Stazione, c’è Giampiero Teresi, Dottore in Economia. Non ancora eletto, ha già fatto tanto per il suo quartiere, per Bonagia: insieme ai ragazzi di Generazione Futuro, ha ripristinato una villetta in via Guido Rossa, inaugurata pochi mesi fa e abbandonata nel degrado più totale. 
Alla Quarta, che comprende Cuba – Santa Rosalia- Altarello _ Mezzomonreale- Boccadifalco, c’è Carmelo Nocito. Laureato in Economia e Finanza, praticante commercialista. A Marzo del 2012 ha constatato insieme ai residenti la mancata urbanizzazione di un tratto di strada (via Ruffo di Calabria) nei pressi di Baida, anche in questo caso mettendo in moto le procedure necessarie alla risoluzione del problema.
Alla Quinta, Mario Castagna, che prende di il posto di Claudia Raggi. Il più “maturo” tra i giovani, si candida in un territorio prettamente periferico. Comprende Borgo Nuovo – Uditore Passo di Rigano – Noce – Zisa. 
Alla Sesta, c’è l’avvocato Leonardo Canto. Già presidente del comitato civico "Cominciamo dal quartiere" (www.cominciamodalquartiere.it) e dell’associazione Commercianti di Viale Strasburgo. Ad oggi ha promosso, insieme ad alcuni residenti e commercianti della zona, un comitato che potesse far luce primariamente sullo status giuridico dello spiazzo ricompreso tra Via Sardegna e Via Empedocle Restivo e che, successivamente, potesse attivare iniziative per riqualificare la zona. 
Verso il Mare, che va da Sferracavallo all’Arenella, passando per Mondello, il candidato è Eduardo De Filippis. Non nuovo all’esperienza, è protagonista di molti interventi per il ripristino della vivibilità nella 7° circoscrizione tra cui ricordiamo la battaglia con il comitato Viale Venere per l'installazione di 64 punti luce nelle vie Venere, Alliata e Tre grazie,da circa vent'anni al buio, e per la riqualificazione del litorale di Mondello con il comitato no cabine. 
Candidato all’Ottava è Umberto Giglio, dottore in Economia. I quartieri interessati sono: Libertà – Malaspina-Palagonia – Montepellegrino - Politeama. Non ancora eletto, si sta spendendo per la propria circoscrizione tra segnalazioni e interventi. Tutti giovani per la città. E si parte proprio dalle circoscrizioni. Dalla periferie per Rifare Palermo.

domenica 8 aprile 2012

L'Italia è una e indivisibile. Insieme si torni a crescere. Iniziamo da Palermo con le zone franche urbane.

di Alessandro Piergentili- Negli anni '60 e '70 la sinistra italiana ha demolito il concetto di patria. Chi parlava di patria era etichettato come "fascista". Alla fine degli anni '80 Umberto Bossi, proveniente dalla militanza nel PCI, ha elaborato tale concetto e si è creato uno spazio politico che era basato sul "sogno" della secessione, con un passaggio intermedio dato dalla nuova forma federalista dello stato. La sinistra italiana mai si era sognata di mettere in discussione l'unità italiana, ma ha generato dei mostri e non è un caso che nelle grandi città del nord, molta parte del suo vecchio elettorato si è per anni rifugiato nel voto leghista. La Lega ricorda molto il vecchio PCI per l'organizzazione territoriale e la capillarità nel presidio del territorio. Cosa ha portato la Lega all'Italia? Una cultura padana che ha aumentato gli odi e i rancori, il senso di isolamento di un Meridione che si è sempre più rifugiato nell'assistenzialismo, pur se all'interno di un quadro in cui i trasferimenti diminuivano. Un risultato finale. L'Italia ha smesso di crescere, la domanda è crollata. L'asse Tremonti-Lega ha governato l'economia italiana per tanti anni e questo è il risultato, prima o poi bisognerà fare i conti con la storia. La visione economica che crea sviluppo, in tutti i paesi democratici, è quella della distribuzione delle risorse, non della concentrazione. Il mercato ha bisogno di credito per crescere dal nulla. Se il credito si dirige al nord e abbandona il sud è naturale che una parte del paese sopravvive solo con le rimesse e gli stipendifici statali e inizia a consumare di meno. Le aziende settentrionali, il cui fatturato dipende al 30% dai consumi e dagli investimenti meridionali, o si rivolgono verso altri mercati (più concorrenziali e difficili) oppure sono destinati a diminuire le vendite.
A chi fa bene la divisione e la cultura "padana"?. L'apologo di Menenio Agrippa descrive brillantemente quale deve essere il compito di una nazione, sia in relazione agli strati sociali, sia in relazione alla suddivisione geografica. Il cuore senza il fegato e il cervello non può sopravvivere e viceversa. Ogni componente della società e ogni cittadino italiano ha il suo ruolo e la sua importanza. Non esiste una parte dell'Italia che può fare a meno dell'altra e stare insieme conviene, come conviene aiutarsi. Aiutarsi non significa distribuire fondi a perdere, ma costruire un mercato lì dove c'è assistenzialismo. Come può arrivare un mercato lì dove non c'è? Aumentando la capacità del Meridione nell'attrarre investimenti e imprese attraverso una fiscalità di vantaggio. rispolveriamo la legge sulle Zone Franche Urbane del 2006, ad esempio. Già è stata discussa con le istituzioni europee ed è perfettamente in linea con i Trattati continentali. Estendiamo il numero di zone interessate e partiamo. Nel programma del sindaco di Palermo Alessandro Aricò è, ad esempio, previsto questo punto come requisito fondamentale per tornare a crescere. Zone ad alta crescita, con banda larga, wifi gratuito, immobili e terreni comunali offerti con affitti bassi e in conto ristrutturazione, senza burocrazia e con fiscalità zero per 5-10 anni. Zone capaci di attrarre imprese industriali e di servizi che daranno lavoro. Zone capaci di far crescere nuove imprese giovanili da privilegiare nell'assegnazione dei servizi in outsourcing del comune, in cambio di una partecipazione di un fondo comunale fino al 40%. Quest'ultima misura è stata voluta fortissimamente da Gaetano Canzoneri giovane leader dei ragazzi di Generazione Futuro Palermo. Noi di Palermo vogliamo fare la nostra parte per far tornare il mercato e abbattere l'assistenzialismo, che il resto dell'Italia faccia la sua.

giovedì 5 aprile 2012

Il Team di Gaetano Canzoneri per Rifare Palermo

Uno staff fatto di ragazzi. Anzi di Giovani pieni di voglia di fare. Anzi Rifare. Rifare la città in cui sono nati, in cui sono cresciuti. In cui vivono. Rifare Palermo per loro, per gli amici, per i fratelli e le sorelle. Per tutti coloro che, Palermo, la amano. E si parte proprio da loro, dai giovani. Da Gaspare, Paolo e Francesca: i più “piccoli”, da poco arrivati. Poi c’è chi, del gruppo, fa parte da tempo. “Generazione Futuro”, la generazione del domani. Quella a cui fanno affidamento in tanti. Il Futuro, con la F in maiuscolo. Tutti uniti non solo da un sentimento vivo e sincero, qual è l’amicizia, ma da un obiettivo fondamentale: sostenere la candidatura al Consiglio Comunale di Gaetano Canzoneri. Tano, per gli amici. Tano per tutti, quindi. Quegli amici veri, sinceri, onesti, che nel momento del bisogno trova sempre. Adesso, in questo momento. Quello della campagna elettorale, stressante per tutti. E, per questo, non mancano i momenti bui. Specie tra chi, costretto o no, vive la campagna elettorale in prima persona. Uno staff, il suo, su cui poter fare affidamento. Ci sono, poi, i “vecchi”. Quelli che Gaetano lo conoscono da anni: Carmelo, Alessandro e Gabriele . E ancora, i due Domenico e Mirko. Gli “stranieri” Giulio e Giuseppe. Le donne.  Sempre pronte a scendere in campo: Paola, Monica, Irma, Maria Grazia, Claudia, Maria Stefania. Tutti. Sempre insieme, per Rifare Palermo, accanto al candidato. Uno staff di giovani, tra ragazzi e ragazze, con la testa sulle spalle e i piedi ben saldi per terra. Storie diverse, vite diverse legate da un unico scopo: fare bene per il prossimo mese. E così, arriva il lavoro pratico. Riunioni organizzate all’ultimo momento, ma con il consenso di tutti. Cellulari a portata di mano e Facebook sempre aperto perché da un momento all’altro gli orari concordati per le riunioni possono cambiare. E poi, ci sono le notti trascorse in segreteria, le mattina tra i mercati della città, nei rioni, in periferia. E i gazebo in centro città. Tra via Ruggiero Settimo e il Politeama. Lì dove la gente è pronta ad ascoltare. Cronaca recente, di appena qualche giorno fa. Per l’esattezza, sabato 31 marzo. Tutti presenti. Tutti lì, anche il candidato sindaco Alessandro Aricò che, tra un volantino ed un altro, ha fatto un salto tra i suoi ragazzi. D’un tratto Palermo divenne color giallo. E la gente era entusiasta per tutti questi giovani che tra il sole e la mite temperatura, piuttosto che il mare, hanno scelto di trascorrere il sabato pomeriggio, tutto dalle 15 alle 20, a distribuire volantini. “Perché, se credi in qualcosa la rispetti” si ripetono. Parlare con la gente. Ecco cosa li contraddistingue. Ascoltare le loro proposte per “Illuminare Palermo”. Parlare ed ascoltare. Difficile, ma se consci del motivo per cui si lotta, allora viene spontaneo. E lo fanno. Per Palermo, per Gaetano, per Alessandro. Per loro stessi. Riunioni fino a tarda sera. Alzarsi al mattino. Correre da un lato all’altro della città. Senza alcun riscontro economico. Soltanto per un ideale. Per Amicizia. Litigate e riappacificazioni. Momenti stressanti alternati da stasi psichica. Ma non demordono. Ci credono. E ne hanno buone ragioni. Lo fanno perché è così. E sono tanti anche quei ragazzi che, a pochi giorni dalle amministrative, hanno deciso di entrare a far parte dello staff di Tano Canzoneri. Tutti, insieme per RiFarePalermo.


di Sefy Aiello

domenica 1 aprile 2012

Inaugurazione Palazzo Giallo, comitato elettorale di Aricò sindaco


I ragazzi in Giallo per Aricò e Canzoneri. Partiamo dal sole per RiFare Palermo



Giornata calda, ieri a Palermo. Sotto il sole di Piazza Magliocco, in via Ruggiero Settimo, i ragazzi di Generazione Futuro hanno organizzato il primo gazebo per sostenere al candidatura di Gaetano Canzoneri, al consiglio comunale, e di Alessandro Aricò, a sindaco della città. Un successo. In tanti, tra cittadini e non, si sono fermati, nel pomeriggio, incuriositi dal colore GIALLO che illuminava il centro della città. Molti e, soprattutto, di tutte le età, affascinati dall'idea che dei giovani per tutto il pomeriggio, stessero a “sponsorizzare” un politico. Un giovane politico. E intanto, il blu e il giallo, riempivano la città. Volti nuovi e di giovani. Per questo la gente si complimentava. Palloncini e bandierine per i più piccoli, penne per gli adulti. Tutto giallo per “Rifare Palermo”. Intanto, i ragazzi ascoltavano la gente per carpire quali ancora siano i problemi della quinta città d'Italia. Per farla tornare a respirare. Per Rifare Palermo. Il Coordinatore Provinciale di Generazione Futuro Palermo, Domenico Pane afferma: "Un momento tra la gente perchè per noi la politica è questo: servire la gente è il nostro imperativo costante, abbiamo incontrato i cittadini attraverso lo strumento dei gazebo ed ancora lo faremo nelle prossime settimane per ascoltare le istanze che provengono dalla società" . Non di meno il candidato al consiglio comunale, Gaetano Canzoneri che dice "darVi voce attraverso l'iniziativa a sostegno del nostro candidato sindaco Alessandro Aricò. Siamo felici perchè i cittadini hanno affollato il gazebo contribuendo con una propria "idea" alla costruzione di un nuovo progetto per la rinascita di Palermo."Un successo perchè spostandosi per le vie, non era difficile notare il colore del sole, scelto da Alessandro per illuminare una Palermo che luce, ultimamente, ne vede poca.


di Sefy Aiello