mercoledì 20 giugno 2012

Comunicato Generazione Palermo: non ce ne andiamo, che fai ci cacci?

Comunicato di Generazione Palermo: il nostro circolo è stato uno dei primi a nascere in Futuro e Libertà. Da sempre si rifà a principi liberali e ha sposato con convinzione la scelta del partito e del Presidente Fini di appoggiare con convinzione le scelte dolorose del governo Monti. Si sapeva che per riparare i guasti della classe politica e dei governi precedenti ci sarebbero stati anni di sacrifici. Siamo ancora liberali e siamo ancora con il governo Monti (appoggiato ancora da Futuro e Libertà, nonostante i distinguo di qualche demagogo). L'onorevole Granata ha detto che chi è liberale e chi sostiene il governo Monti se ne deve andare da Futuro e LIBERTA' (si avete letto bene Libertà) che è nato dal famoso "Che fai mi cacci?". Roba da pazzi? No purtroppo è la realtà. Noi non ce ne andiamo, HIC MANEBIMUS OPTIME e diamo mandato al nostro responsabile Alessandro Piergentili di difendere politicamente, in ogni sede del partito la nostra autonomia politica, che poi è lunica in linea con la storia del Presidente Fini che abbiamo seguito in questa avventura. Perchè abbiamo seguito lui, non comprimari allora sconosciuti e che presto torneranno nel loro desolante anonimato.


Comitato Direttivo Generazione Palermo

11 commenti:

  1. un comunicato fantasioso, fatto su affermazioni false da un circolo che non esiste

    RispondiElimina
  2. Queste le affermazioni "false" scritte su facebook da Granata. Il circolo non esiste? Presto ve ne accorgerete quanto esistiamo.
    ..in Futuro e Liberta'alcuni si son convinti che l'unica cultura politica da superare sia quella sociale e solidale,nazionale e legalitaria e che Monti e ministri come la Fornero rappresentino la nostra proiezione di governo,senza se e senza ma.
    In più teorizzano e"praticano"un progetto di azzeramento di cio' che abbiamo faticosamente e coraggiosamente costruito in questi anni..
    Al di la'di ogni ipocrisia,e'il momento che se ne vadano*

    RispondiElimina
  3. Appunto dov'è scritto che 'i liberali devono andare via'?.........lo spread tra la realtà e Gen.Pa aumenta...

    RispondiElimina
  4. Quando parla di azzeramento si riferisce all'anima liberale di zero positivo, a chi sennò?
    I lecchini di granata si nascondono dietro il dito del "Che fai mi cacci"? Vedo che avete imparato quantomeno a scrivere spread. Bene migliorate.

    RispondiElimina
  5. beh tu scrivi qual è con l'apostrofo.............

    RispondiElimina
  6. Anche gli aggettivi e pronomi tale e quale diventano tal e qual sia dinanzi a vocale sia dinanzi a consonante, sia al maschile sia al femminile. Ma sono elisioni o troncamenti ? Cioè, è ancora frequente l'uso di far cadere le vocali finali di queste due parole davanti ad altra parola che cominci per consonante?
    Possiamo rispondere sì per tale, giacché, senza contare l'espressione fissa il tal dei tali, si usa dire ancora « Nel tal giornale c'è il tal fotoservizio ». E allora scriveremo tranquillamente senza apostrofo tal amico, tal impresa e così via.
    Ma qual è piuttosto raro davanti a consonante, e suona antiquato. Perciò alcuni grammatici consigliano di restaurare la forma qual apostrofata: qual'e. La presenza di due vocali uguali non fa tollerare in questo esempio che si scriva quale è, salvo che non si voglia dare a quale un risalto particolare. Ma davanti ad altra vocale l'imbarazzo dell'apostrofo può essere eliminato scrivendo quale per intero: quale amore, quale odio. In ogni modo noi siamo a favore di qual è, senza apostrofo; torneremo sulla faccenda tra poco, nelle nostre consuete osservazioni. [...]
    Ma vediamo in breve come se la cavano gli scrittori con l'apostrofo, e quindi con l'elisione e il troncamento. Essendo l'apostrofo un segno dei meno appariscenti, può accadere che molti errori siano in realtà sviste tipografiche e niente più; tuttavia li citeremo, nel dubbio assolvendo l'autore.
    La disputa se si debba scrivere qual'è o qual è non è risolta né dalle grammatiche, né tanto meno dalla letteratura. Sono per l'apostrofo, fra gli altri, Federigo Tozzi, Mario Tobino, Tommaso Landolfi, Paolo Monelli, Bonaventura Tecchi. Non apostrofano invece Vasco Pratolini, Giuseppe Berto, Alberto Moravia, Goffredo Parise, Libero Bigiaretti.

    RispondiElimina
  7. http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3779&ctg_id=44 l'accademia della crusca non ammette repliche.
    Torna a parlare di politica che almeno ce famo 4 risate!

    RispondiElimina
  8. No le risate me le sono fatte io a guardare i risultati delle amministrative, poi non ammette repliche non è vero, perchè dice che è consigliabile, anche se è molto diffusa la forma qual'è.

    RispondiElimina
  9. Poi il bello, voi massa di ignorantelli falliti, leccapiedi dei politici volete sfidarmi intellettualmente e culturalmente? ahahahaha

    RispondiElimina
  10. eccolo il rosicone invidioso di generazionepalermo!
    Non sa fa fare altro nella vita...spiare chi (direi tutti gli uomini tranne il trota) è migliore di lui e sputare veleno!
    alle amministrative sti zoticoni han fatto una GRASSA e sottolineo GRASSA figura di mer.da!
    a cominciare da quel novello ferrara, direbbe Benigni!
    e non nascondetevi dietro Geranata..all'on. Fabio piacciono le persone che argomentano, non i leccaculo, soprattutto quelli grassi!
    per non parlare di quelli che andavano elemosinando un posto di lavoro ad Alessandro, salvo poi far la solita figiura di me.rda!
    palermo oltre...ma andate a lavorare, buffoni!

    RispondiElimina
  11. concordo col post precedente!
    fuori da fli i rosicojoni ex di generazione palermo, anima indipendente della destra patriottica e legalitaria!
    Onore a generazione Palermo!

    RispondiElimina