martedì 9 novembre 2010

La Compagnia finiana dell'Anello

di Alessandro Piergentili
Chi ha detto che Generazione Italia, Futuro e Libertà e Fini non rappresentano la Destra?
Non c'è saga più di Destra della trilogia del Signore degli Anelli.
Non una c'è storia più in sintonia con quello che è accaduto da Aprile ad oggi come quella che troviamo nello splendido libro di Tolkien e che ha alimentato le fantasie di intere generazioni di giovani missini. Saremmo anche di parte, ma noi l'abbiamo vissuta e la continuiamo a percepire come una battaglia tra il bene ed il male, tra Davide e Golia, tra il potere e la giustizia, tra i principi e l'arroganza. Paradossalmente anche la somiglianza estetica tra i personaggi e gli attori politici ci aiutano a fantasticare ed ad immaginare di esser entrati a far parte veramente della Compagnia dell'Anello quando più di sette mesi fa abbiamo deciso, nel nostro piccolo e senza aver mai fatto politica prima di allora, di seguire Fini, Bocchino, Granata e i pochi altri "quattro gatti finiani". L'alto Gandalf Gianfranco Fini è stato veramente un mago a rovesciare il tavolo passando dal: "Che fai mi cacci" con gli undici voti della Direzione del PDL, all'attuale: "Devi dimetterti". Il Frodo Italo Bocchino è stato uno dei principali artefici del successo creando le condizioni per ridare speranza ad un popolo di disillusi che si era allontanato e che era angustiato e preoccupato per le sorti della nostra nazione, con Generazione Italia movimento libero, spontaneo, nato nel web e spostatosi ben presto sul territorio ha raccolto attorno al movimento tanti giovani e meno giovani ed ha dato spazio alla sua squadra di hobbit in gamba come Merry Mariniello, Sam Pagano, Peregrino De Santis. L'Aragorn Granata ha combattuto e combatte ogni giorno, senza tregua a difesa della legalità, dei principi etici, della cultura e dell'ambiente, sia a livello nazionale, che locale, come non citare ad esempio la battaglia poco conosciuta contro lo scempio delle trivellazioni nella Val di Noto. Il Boromir Briguglio, il Gimli Napoli, la Legolas Perina e tanti altri protagonisti finiani che potrebbero far parte a pieno titolo della Compagnia dell'Anello finiana. Il luoghi del sapere e della saggezza, come il Consiglio di Enrold Farefuturo, il Barbalbero Rossi, ma la fantasia non finisce qui. Certe immagini televisive fanno pensare anche ai vari Gollum che sostituiscono la frase "Il mio Tesssoro" con la parola Montecarlo, vari orchi, orchetti, Cavalieri Neri, c'è anche Shelob il ragno-femmina, che insieme all'individuazione di Saruman e Sauron lasciamo alla libera fantasia del lettore.
E' proprio così siamo di fronte ad una sfida che cambierà l'Italia ed ai molti scettici ed ai molti critici noi opponiamo dei contenuti, come il Manifesto per L'Italia, che è una sorta di "Anello progettuale" da non distruggere, ma da salvaguardare. Quella che bisogna combattere è la cultura dell'illegalità, del carrierismo, dell'arricchimento facile senza sacrifici. Ritornare al sano spirito sociale e culturale dei nostri nonni con stimoli nuovi, letture moderne ed innovative. La Compagnia dell'Anello ha già fatto un miracolo a non scomparire politicamente ed a rovesciare i rapporti di forza, ma ancora tante battaglie ci aspettano, perchè la guerra sarà vinta solo se riusciremo a dare una speranza ai tanti italiani che non ce la fanno, che soffrono, i cui figli non hanno un lavoro o sono precari. In questo la testardaggine e lo spirito della Compagnia dell'Anello possono costituire l'esempio immaginario per andare avanti tutti assieme per cambiare l'Italia e ci riusciremo.

2 commenti:

  1. Bravo e ben tornato!
    e non dimentichiamo di far tremare anche il sindaco di Palermo!
    anche a livello locale dobbiamo dare lezioni di virtù alle sinistre!

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