mercoledì 1 agosto 2012

La Sicilia ha bisogno di libertà. Appello ai cittadini, ai movimenti e ai partiti con spirito liberale..

Che sia libertà dalla mafia o dallo stato assistenziale, ma per favore liberiamoci. Facciamo arrivare aziende nella nostra isola, creiamo nuove imprese, diamoci da fare, mettiamo al servizio della collettività il nostro estro e i nostri talenti. Questo dobbiamo fare se ce lo permetteranno. Ma chi ce lo deve permettere? Ad Ottobre abbiamo la nostra occasione, possiamo votare per il rinnovo del consiglio regionale e per un nuovo presidente. Un programma con tre soli punti:


1) Far crescere il mercato attraverso l'apertura di migliaia di nuove aziende e favorendo l'arrivo di aziende italiane e straniere. Meno tasse, più libertà.
2) Diminuire il peso della regione nell'economia, aumentandone l'efficienza investendo sull'informatizzazione (almeno il 70% delle transazioni pubbliche) e sulle infrastrutture e trasporti. Meno spese correnti, più investimenti.
3) Combattere la mafia altro vincolo alla crescita del mercato. Meno mafia, più sviluppo.


Ogni giorno, i politici che sceglieremo di appoggiare, dovranno alzarsi la mattina e pensare a come far arrivare nuove aziende in Sicilia, creando così nuovi posti di lavoro senza sfruttare i soldi pubblici. E' facile regalare posti di lavoro in modo clientelare, la sfida sta nello sviluppare l'economia siciliana in altro modo. 
Le caratteristiche del Presidente della Regione e del consigliere regionale che appoggeremo sono chiare, limpide e trasparenti:
giovani, in gamba (con un curriculum di tutto rispetto), di matrice liberale. Votare è come assumere. Un bravo imprenditore non assumerebbe mai un direttore generale con logiche di stampo clientelare. Chi non si assumerà l'impegno di condurre la Regione verso un sentiero virtuoso non potrà in alcun modo far parte della rosa dei candidati.
Il nostro appello è rivolto in particolare modo a quello che potrebbe essere il nucleo centrale di uno schieramento che abbia una forte anima liberalriformista, partitica e movimentista, inclusivo e non esclusivo prescindendo dalle varie bagarre e dalle tattiche nazionali e regionali, la Sicilia nella prossima legislatura avrà bisogno di molta cura. Strutture partitiche e movimentiste come FLI, PLI, Zero +, GenerazioneItalia, Italia Futura, i firmatari del Manifesto fermiamo il declino ed altre associazioni territoriali unitevi per il bene della Sicilia, presentate candidati che abbiano caratteristiche innovative
Ci rivolgiamo in modo informale ai decision maker Carmelo Briguglio, Enzo Palumbo, Alessandro Aricò, Stefano De Luca, Salvatore Buccheri, Livio Marrocco, GianMario Mariniello, Piercamillo Falasca, Oscar Giannino, Federico Vecchioni, Nicola Rossi. tentiamo questo esperimento uniamo le nostre forze per costruire un progetto che possa rilanciare l'economia della Sicilia, del Meridione, dell'Italia abbassando la presenza dello stato e potenziando quella delle imprese.


Comitato Direttivo Base Liberale
Alessandro Piergentili
Francesco Mannino
Salvatore Cristaldi
Davide Velardi
Danilo Ganci
Riccardo Eustachio
Andrea Rizzo
Giuseppe Mastrella

3 commenti:

  1. I 3 punti sono da sottoscrivere (anche se il primo è un po' fumoso visto che la stragrande maggioranza delle tasse sono decise a Roma e non a Palazzo Orleans) il problema sono i soggetti politici che vengono chiamati a sostenere l'iniziativa: FLI, Generazione Italia e Zero+ tra di loro si guardano in cagnesco se non peggio e comunque messi insieme (anche unendo gli altri, i 4 gatti del PLI e le incognite di Italia Futura) al momento hanno un bassissimo consenso. Lasciamo perdere i cosiddetti "decision maker"...c'è di tutto di più

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  2. Si possono anche guardare in cagnesco, ma la politica è l'arte dell'impossibile. Non c'importano i numeri, noi abbiamo rivolto l'appello a coloro i quali hanno o possono avere una matrice liberale. il consenso si costruisce con un'identità chiara ed un progetto credibile. per quanto riguarda il primo punto è vero che la pressione fiscale dipende da livelli superiori, ma esistono due strade che si possono prendere a livello regionale, quella del de minimis e quella delle zone franche urbane.

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  3. per quanto mi riguarda personalmente, ma anche per quanto riguarda il PLI,sto lavorando da tempo, in Sicilia ed a Roma, nel senso auspicato dall'appello.

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