La conoscete la storia dei soldati giapponesi che anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale stavano ancora nelle piccole isolette del Pacifico a presidiare l'avamposto, perchè nessuno gli aveva comunicato la fine delle ostilità? Ecco talvolta mi sembra che il nostro Parlamento sia pieno di personaggi simili, con i loro entourage di inquadrati che riescono ad ingoiare qualsiasi malefatta in nome di barriere ideologiche che non dovrebbero esistere più. La politica è preda di due specie: i disponibili e gli ideologizzati, entrambi utili al padrone del vapore. Certamente i primi sono più costosi, mentre i secondi sono più comodi. Come è anacronistico vedere gente che si porta la bandiera con la Falce e Martello, lo è ancor di più non curare la cosa pubblica, curare solo interessi particolari, dividere il paese in comunisti e fascisti, meridionali e settentrionali, giustizialisti e garantisti, autoctoni ed immigrati e chi più ne ha più ne metta.
Basta con il divide et impera fuori e dentro FLI. Francamente noi che siamo entrati in Generazione Italia fin dalla prima ora, ci siamo entrati per superare le vecchie ideologie e sentire ogni giorno gente che tira l'acqua al mulino delle alleanze con il PDL alle amministrative e che contemporaneamente vieta esperimenti come quelli suggeriti da Pennacchi a Latina ci fa venire un senso di smarrimento. Avvertiamoli che il muro è caduto. Avvertiamoli che i cittadini vogliono un ricambio generazionale, una classe dirigente che programmi il nostro futuro, che pensi a creare sviluppo, occupazione, a migliorare i servizi pubblici, le infrastrutture, ad ammodernare la pubblica amministrazione, al 40% di gente che non vorrebbe andare a votare interessa poco delle vecchie ideologie, dei muri invalicabili, ed al di fuori degli inquadrati, francamente crediamo che interessi poco anche al restante 60%. Se il motto del PDL è "La cultura non si mangia", il nostro dovrebbe essere "L'ideologia non si mangia". O no?
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