mercoledì 19 maggio 2010

Crisi, gli italiani hanno tanta paura e poca speranza

Preso da www.generazioneitalia.it

Non c’è dubbio che la crisi economica sia in cima ai pensieri degli italiani. Secondo un sondaggio Crespi ricerche realizzato in esclusiva per Generazione Italia, ben il 72,9% dei cittadini è pessimista e ancor di più – ben 8 italiani su 10 – son preoccupati per la crisi internazionale. Forse perché, come ci dice il FMI, l’Italia è abituata a convivere con un debito pubblico altissimo, crescita economica pari allo zero e così via. Per cui la preoccupazione è maggiormente rivolta all’estero, dove effettivamente la crisi è più violenta che da noi.
Si parla di tagli e gli italiani valutano positivamente quelli a danno degli stipendi di politici a livello locale e nazionale (89,8%), dirigenti pubblici (70,3%) e magistrati (49,6%).
Gli italiani sono arrabbiati. E così la crisi economica fa passare in secondo piano il duello Fini-Berlusconi, che comunque continua ad appassionare gli elettori. Seguendo il nostro abituale gioco, alla domanda “Se si votasse per l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, Lei voterebbe più probabilmente per Fini o per Berlusconi?”, ben il 36,4% degli elettori del Pdl sceglierebbe Fini.
Stabile tra l’8 e il 10% l’ipotetico “partito di Fini”, che però viene ritenuto sempre meno probabile dagli elettori del Pdl. La “scissione” è ritenuta possibile ormai solo dal 15,9% degli elettori del Pdl e dal 25,9% della totalità degli italiani. E’ una notizia. Solo due settimane fa, questi dati superavano il 50%.
A proposito di politica per gli addetti ai lavori, l’ingresso dell’Udc nella maggioranza di governo è valutato negativamente da più del 70% degli elettori. Una percentuale ancor maggiore tra gli elettori del Pdl. Insomma, l’ipotesi di Casini di nuovo “intruppato” nel centrodestra non sembra essere gradita.

Per scaricare il sondaggio http://www.generazioneitalia.it/wp-content/uploads/Generazione-Italia-Osservatorio-18Mag2010.pdf

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