sabato 6 ottobre 2012

Movimentismo Liberale si può e forse si deve. Ma non per forza.

Siamo nati quattro mesi fa. Molti di noi venivano da un'altra esperienza movimentista, quella di GenerazioneItalia naufragata miseramente grazie allo scontro con l'esigenza di far nascere un partito come FLI. Lì si è capito chiaramente che il movimentismo e la libertà degli individui che avevano più idee che voglia di perseguire lotte di potere non erano compatibili con le logiche "da caserma" di un partito. Per carità le gerarchie ci vogliono e sono indispensabili in qualsiasi forma organizzativa, ma è la finalità delle gerarchie che dona a qualsiasi progetto politico la caratteristica di essere vincente o perdente. Se la finalità è fare numeri e conservare le prerogative di alcune segreterie politiche e di alcuni capetti e annullare di fatto qualsiasi forma di democrazia interna, allora il progetto sarà destinato immancabilmente al fallimento. L'abbiamo visto con GenerazioneItalia accreditata di un 10% dai sondaggisti, con l'arrivo di migliaia e migliaia di persone che non avevano mai fatto politica, che poi è fuggita di fronte alla "brutta politica" vista da vicino. Sono rimaste le segreterie in FLI, quelle che si dice portino la quantità. Ebbene mi dite dov'è questa quantità? Lo chiedo ai vari Aricò, Granata e Briguglio, qui in Sicilia, ma lo potrei chiedere a tanti esponenti di FLI in giro per lo stivale. Con la vostra politica egemonica, che non ha fatto crescere nulla (con delle personalizzazioni a seconda del personaggio e del territorio di riferimento) cosa avete risolto? I vostri numeri sono pochi per i partiti clientelari e troppi per dei partiti non clientelari, ma che vogliono restare tali. Se oggi domani vi dovrete spostare (perchè FLI non ci sembra avere molta strada di fronte a sè) credete di portare le vostre segreterie a comandare ovunque?   Non crediamo proprio, o abbracciate la filosofia movimentista e la cultura liberale nei fatti e non nelle parole, oppure sarà guerra aperta. Il che significa non utilizzare il proprio potere e le disponibilità economiche pubbliche per fare campagna elettorale, ad esempio. Non solo è contrario alla cultura liberale, ma è contrario a tutto quello in cui crediamo e crede la gente che ci segue con attenzione e con favore.
Ora Base Liberale vuole ereditare il progetto di GenerazioneItalia e portarlo avanti, perlomeno nell'area liberale. Siamo vicini a qualsiasi partito di area liberale, ma attenzione, appena vedremo personaggi del genere avvicinarsi a noi, oppure politiche e tattiche che prevedono scorciatoie per arrivare subito a numeri senza passare dalla qualità e dal rispetto per la gente e per la cosa pubblica, fuggiremo a gambe levate fregandocene di tutto e di tutti.

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