mercoledì 3 ottobre 2012

Tante adesioni alla nostra campagna per il non voto. L'unico modo per ridare valore al proprio voto.

 Tante adesioni, ma anche tante critiche, come è giusto che sia. E' la battaglia giusta e crediamo che il problema sia guardare le cose da un'altra angolazione. Non ci si è abituati, ci hanno tempestato di messaggi sull'utilità del voto in tempi passati ed adesso iniziare a comprendere che il voto è un diritto che va esercitato solo se è tale, è difficile. Molti non comprendono che il proprio voto non vale più quasi nulla, visto che c'è una sproporzione tra chi può investire centinaia di migliaia di euro (denaro pubblico nella maggior parte dei casi) dare posti di lavoro, o quantomeno prometterli, fare favori, etc., e chi non può (i riempilista). Il sistema è chiuso a riccio, anche perchè i partiti non favoriscono la democrazia interna, ma puntano solo sui numeri dei "leader" e le leggi elettorali, ormai tutte con lo sbarramento, impediscono la nascita di nuovi soggetti a meno che non hai talmente tanti soldi a disposizione che... Quindi non puoi dall'interno e non puoi dall'esterno, tranne qualche rara eccezione che serve a legittimare tutto il contorno. Qualcosa va cambiata e non lo si può fare seguendo gli stessi comportamenti. Qui nessuno sta dicendo di andare in piazza a sfasciare tutto o di rifondare le Brigate Rosse, semplicemente si suggerisce che il miglior metodo per dare una scossa al sistema sia quello di non andare a votare PER UNA VOLTA SOLA proprio per ridare dignità e valore al proprio voto. In economia si chiama legge della scarsità, se rendi un bene scarso nella quantità questo aumenta di valore. Rendiamo difficile conquistare il nostro voto non andando a votare. Ma questa è solo la prima mossa di una strategia che Base Liberale sta mettendo in piedi per dare scacco matto alla casta. Questa è solo la prima mossa. La seconda seconda sarà quella di una massiccia raccolta di firme per una legge elettorale (iniziamo dalla Sicilia e poi la estenderemo anche al nazionale) di iniziativa popolare accompagnata da un referendum consultivo (sempre, inizialmente, a livello regionale) che trasformi in ogni assemblea elettiva il numero di consiglieri e deputati da fisso a variabile, in base agli effettivi partecipanti al voto. Insomma il popolo del non voto avrà diritto a dei "non seggi". Se andrà a votare solo il 50% dei votanti si eleggeranno solo il 50% dei consiglieri o deputati. Tale riforma non avrà solo degli effetti benefici in termini economici, per le casse dello stato e della regione, ma costringerà i partiti a diventare veramente democratici ed aperti, per favorire la partecipazione alla vita politica dei cittadini e la selezione e il rinnovo delle classi dirigenti. Insomma è una legge che modificherà integralmente il sistema politico italiano fin dalle radici. Unisciti a noi in questa battaglia, contiamoci non andando a votare, diamo il primo SCACCO alla CASTA  e poi se siamo tanti, ma veramente tanti (superiamo il 50% di non votanti, diventiamo la maggioranza) allora porteremo avanti la seconda mossa. 

P.S. tutti i sondaggi ci stanno dando ragione la percentuale di persone che dichiarano di non votare è fortemente in rialzo, addirittura nell'ultima settimana   c'è stato un aumento del 4-5% (un partito di medie dimensioni) e siamo al record storico nelle rilevazioni demoscopiche in Sicilia. Non siamo lontani dall'obiettivo minimo e cioè superare il 50% di non votanti, passate parola convincete gli amici e i parenti che è la strada giusta, anche se apparentemente non sembra esserlo.

1 commento:

  1. Buongiorno a tutti, vi chiedo: ma è legale portare avanti una campagna per il non voto (invitare i cittadini a non votare?)Nel mio paese mi sto preparando individualmente a portare avanti questa campagna ma c'è chi mi dice che non sarebbe possibile per le politiche.
    Grazie.

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