sabato 15 dicembre 2012

Il debito pubblico sfonda 2 mila miliardi. Era previsto.

Le nazioni ricche sono anche credibili. Quando viene messa in dubbio la credibilità di un paese è perchè la classe dirigente non ha ottemperato ai suoi compiti, oppure perchè c'è uno shock economico di qualche tipo. Mentre nel secondo caso la credibilità è destinata a tornare in tempi relativamente brevi, nel primo il declino è tanto più assicurato quanto più quella classe dirigente diventa inamovibile. Certamente non basta cambiare la classe dirigente di un paese, bisogna trovare persone competenti ed oneste, che perseguano obiettivi raggiungibili. In primo luogo, però vi è la credibilità. Con la credibilità arrivano gli investimenti, perchè il rischio paese si abbassa. Investimenti significano sia crescita, che abbassamento della spesa per interessi ( e dello spread). Avere meno costi in conto interessi permette di liberare nuove risorse che poi una classe politica illuminata destinerà o a ridurre la pressione fiscale, o a nuovi investimenti o alla riduzione diretta del debito pubblico. Certamente non a nuova spesa corrente. Non ce ne voglia il buon Bersani, ma noi abbiamo bisogno di investimenti esteri e che gli italiani non portino più i loro capitali all'estero. Dovremmo anche ribaltare il concetto di esportazione di cervelli. Le persone migliori (soprattutto i giovani) non dovrebbero fuggire dall'Italia, ma dovremmo anzi attirare gli stranieri più in gamba. In questa fase politica solo una persona è in grado di raggiungere nell'arco di una legislatura l'obiettivo della "credibilità stabile" e si chiama Mario Monti. Nonostante tutti i giornali berlusconiani direttamente e di sinistra, più o meno velatamente, oggi ci ricordino che abbiamo raggiunto, "grazie a Monti", i 2 mila miliardi di debito pubblico. Purtroppo l'ignoranza finanziaria è diffusissima e attanaglia anche i mass media. Nelle previsioni del governo non c'era scritto da nessuna parte che fin dal 2012 si sarebbe arrivati al pareggio di bilancio. Se c'è un deficit ( una perdita) è naturale che il debito aumenti. Quindi era tutto previsto, soprattutto grazie al fatto che all'insediamento di Monti lo spread era oltre i 570 basis points, il che significa maggiore spesa per interessi ad ogni emissione di titoli di stato per un determinato lasso di tempo. La cura Monti non si può limitare ad un solo anno, non è un mago e certamente non può ricostruire la distruzione apportata nei 30 anni precedenti. Nonostante questo la riforma delle pensioni e la riforma del mercato del lavoro hanno gettato solide basi per il lavoro futuro e la ritornata credibilità del paese è l'architrave su cui basare la rinascita. Siamo ottimisti, soprattutto se ci sarà una legislatura Monti, su obiettivi concreti a livello europeo. Gli Stati Uniti d'Europa non sono più un miraggio. Una volta superato lo scoglio delle elezioni tedesche del Settembre prossimo sarà sicuramente più facile arrivare ad un debito pubblico europeo e quindi agli eurobond, vera soluzione alla maggior parte dei problemi dei paesi del Sud Europa.
In questo scenario la vision di Base Liberale collima perfettamente con quella del Partito Liberale. Stiamo aiutando la dirigenza del partito a raggiungere l'obiettivo principale, che è quello di ricostituire una presenza veramente liberale nelle istituzioni. Naturalmente ciò non può che avvenire attraverso un mix di esperienza (portata dal PLI) e ricambio generazionale fin da subito (portato da Base Liberale).
E' per questo che fin dalla prossima Direzione Nazionale del partito, convocata per il 20 Dicembre, vorremmo consolidare questo rapporto proponendo l'approvazione di un patto elettorale tra Base Liberale e Partito Liberale.

Alessandro Piergentili
Coordinatore Nazionale Base Liberale

2 commenti:

  1. Quindi coprire i debiti con altro debito? Ma è folle

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  2. caro Anonimo del 18 dicembre 2012 12:49
    ! non hai capito na mazza! probabilmente sarai uno di quegli sfigati capeggiati dal grassone!

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