venerdì 15 ottobre 2010

AAA Cercasi nuova classe dirigente


di Alessandro Piergentili
I dati pubblicati oggi dalla Banca d'Italia sono più che allarmanti. Disoccupazione giovanile tre volte superiore alla media storica, famiglie sempre più indebitate e che non consumano più, debito pubblico a livelli record ed entrate fiscali in diminuzione. Si dirà è colpa della crisi. Bene proiettatevi all'indietro di circa 20 anni e ricordate. C'era il problema del debito pubblico, ma oggi è più alto, c'era il problema della tassazione, ma oggi il prelievo fiscale è maggiore, in compenso non si pagava per posteggiare una macchina in strada, i servizi sanitari erano quasi tutti gratuiti, e la qualità non è certo aumentata, ma soprattutto allora c'era la speranza nel futuro. Oggi tutte le indagini sociologiche danno un risultato univoco: la gente non crede più nel futuro dell'Italia. Si chiama declino. In qualsiasi condominio, azienda, organizzazione sociale, l'amministratore sarebbe stato sostituito, in altre nazioni nemmeno ce ne sarebbe stato bisogno visto che periodicamente intere classi dirigenti fanno le valigie dato che il ricambio è sancito costituzionalmente. Guardare immagini come quelle britanniche in cui si sfidano quarantenni per i posti di comando fa quasi ridere qui in Italia dove fa comodo far entrare in politica i ventenni promettendogli un radioso futuro che verrà fra chissà quanti anni e gestire il potere attraverso la gerontocrazia, estromettendo tutta la fascia di età che va dai 30 ai 50 anni che è meglio che si occupi d'altro e che entri nell'economia produttiva piuttosto che competere per i posti di comando. Generazione Italia nasce su basi diverse, perchè si definisce aggregatore intergenerazionale, ed individua proprio nella società bloccata il problema dei problemi. Futuro e Libertà saprà interpretare ed ereditare lo spirito di Generazione Italia? Fra i 15.000 iscritti di Generazione Italia di cui molti non hanno mai fatto politica e non sono stati eletti, ci sarà qualcuno meritevole di entrare nello staff dirigenziale del partito che verrà? Qualcuno in grado di apportare, grazie alla propria storia professionale ed alle proprie capacità, un'idea diversa della politica ed in grado di parlare alla gente che è nauseata o quantomeno delusa dalla classe dirigente attuale? Noi crediamo in Gianfranco Fini e siamo sicuri che da statista qual è saprà interpretare questa esigenza dell'Italia e del nuovo soggetto politico nascente rafforzando le nostre speranze e rendendole realtà.

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