venerdì 7 gennaio 2011

Saremo anche post berlusconiani, ma di sicuro siamo antileghisti


di Alessandro Piergentili

E' sempre brutto dichiararsi anti qualcosa, perchè nella vita sarebbe bello essere sempre pro. Siamo pro Italia, pro legalità, pro etica delle istituzioni, siamo pro integrazione, pro ambiente, pro etc. Ma come facciamo ad essere per l'unità d'Italia ed assistere a politiche sociali ed economiche che ne favoriscono in continuazione solo una parte intervenendo qualche volta per ripianare fallimenti di comuni o trasferendo fondi utilizzabili solo attraverso percorsi clientelari? I meridionali non sono certamente favorevoli alle clientele perchè le subiscono ogni giorno, le sopportano ma non le vorrebbero. I meridionali vivrebbero tanto bene in città pulite e ben amministrate e vorrebbero avere imprese che producono ed assumono, strade, autostrade e ospedali funzionanti. Insomma vorrebbero anche loro avere ciò che hanno nel settentrione. Purtroppo hanno un reddito medio che è la metà e quindi possono versare meno tasse. Non solo, parte delle imposte versate risultano versate da cittadini settentrionali attraverso il meccanismo dei sostituti d'imposta e dell'iva che favoriscono chi produce o dà lavoro in altre regioni e sfavoriscono chi consuma e non produce. Qual'è la soluzione? Si dice che togliendo i fondi le classi dirigenti meridionali non avranno più scuse e dovranno darsi da fare. Bene. Però se nel deserto togli un'oasi non obblighi i beduini a costruire un acquedotto, perchè comunque l'acqua non c'è. Se l'economia non funziona non è togliendo le poche risorse disponibili che si risolve il problema. Se c'è inefficienza pubblica bisogna sostituirla con il mercato. Favorire l'arrivo e la crescita di imprese nel territorio meridionale dovrebbe essere la risposta preventiva al federalismo. Insomma prima di attuare il federalismo fiscale ci dovrebbe essere un periodo abbastanza lungo di forti incentivi fiscali per le imprese europee che vogliono trasferirsi nel nostro Mezzogiorno, specialmente aziende del terziario e terziario avanzato più sensibili ai vantaggi impositivi dati gli alti margini. Invece nulla si muove su questo fronte e stiamo dirigendoci verso l'ignoto senza che qualcuno si alzi e chieda che razza di federalismo ci vogliono propinare Bossi, Calderoli e Tremonti. Questi tre personaggi che interessi curano? Si possono preoccupare del disagio sociali che vivranno i cittadini meridionali? Vivendo il territorio è palpabile la paura istintiva che al sud si avverte aspettando questo fantomatico federalismo. Purtroppo mancano le nozioni e le informazioni economiche, perchè se si comprendessero bene le conseguenze di ciò che sta avvenendo si assisterebbe a vibranti proteste sociali. E' per questo che Futuro e Libertà per l'Italia dovrebbe issare questa bandiera. C'è chi dice che non dobbiamo più essere antiberlusconiani (perchè non fa chic ed è troppo di sinistra), la cosa ci convince molto poco ma possiamo anche assuefarci a questa posizione, ma diamine almeno rimaniamo antileghisti, o no?

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